CIVILECONDOMINIO

Unanimità per le decisioni in un condominio

La vita in condominio è spesso caratterizzata da una serie di decisioni da prendere collettivamente.

Ma quando è necessario il consenso unanime di tutti i condomini?

In questo articolo approfondiremo i casi in cui l’unanimità è indispensabile per l’approvazione di una delibera assembleare.

Quando è necessaria l’unanimità in condominio?

Il codice civile italiano, nello specifico l’articolo 1136, stabilisce che alcune decisioni condominiali richiedono il consenso unanime di tutti i condomini, indipendentemente dalla quota millesimale.

Le principali situazioni in cui è richiesta l’unanimità sono:

  • Modifiche sostanziali alle parti comuni: Qualsiasi intervento che alteri in modo significativo l’aspetto o la funzionalità delle parti comuni dell’edificio, come ad esempio la ristrutturazione della facciata, l’installazione di un ascensore o la realizzazione di nuovi impianti, necessita del consenso unanime.
  • Divisione o alienazione delle parti comuni: La vendita o l’assegnazione esclusiva di una parte comune a un singolo condomino richiede l’approvazione di tutti i condomini.
  • Limitazioni all’uso delle parti comuni: Se si intende limitare l’uso di una parte comune a determinati condomini, è necessario il consenso unanime.
  • Modifiche al regolamento condominiale: Le modifiche al regolamento condominiale che incidono sui diritti e sugli obblighi dei condomini devono essere approvate all’unanimità.
  • Contratti di lunga durata: La stipula di contratti di durata superiore a nove anni che riguardano le parti comuni (ad esempio, contratti di locazione) richiede il consenso unanime.

Perché è necessaria l’unanimità in questi casi?

L’unanimità è richiesta in questi casi specifici per tutelare i diritti di tutti i condomini e garantire che le decisioni prese siano condivise da tutti.

Le modifiche sostanziali alle parti comuni, ad esempio, possono avere un impatto significativo sul valore degli appartamenti e sulla qualità della vita dei condomini.

Le conseguenze del mancato raggiungimento dell’unanimità

Se non si raggiunge l’unanimità nelle decisioni che la richiedono, la delibera non sarà valida e potrà essere contestata dal condomino interessato.

Ciò può portare a situazioni di stallo e a conflitti tra i condomini.

Conclusioni

L’unanimità è un requisito fondamentale per la validità di alcune decisioni condominiali.

La conoscenza dei casi in cui è richiesta è essenziale per evitare dispute e garantire una convivenza pacifica tra i condomini.

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 Avv. Claudio De Fenu

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