CIVILE

Successione ereditaria – come gestirla

La successione ereditaria è un momento delicato e complesso nella vita di ogni famiglia.

La mancanza di una pianificazione adeguata può portare a dispute tra te e gli altri eredi, ritardi nella distribuzione dei beni e oneri fiscali elevati.

In questo articolo, ti fornirò alcuni consigli pratici e informazioni utili per garantirti un processo senza intoppi e nel rispetto della volontà del defunto.

Devi sapere che, in Italia, esistono diversi tipi di successione ereditaria, ognuna regolata da specifiche normative e procedure – ecco una panoramica dei principali tipi di successione:

  1. Successione Legittima: La successione legittima si verifica quando il defunto non ha redatto un testamento valido o quando il testamento è stato dichiarato nullo – in questo caso, si applicano le disposizioni del Codice Civile che stabiliscono come devono essere distribuiti i beni del defunto tra i suoi eredi legittimi, come coniuge, figli e altri parenti stretti,

  2. Successione Testamentaria: La successione testamentaria avviene quando il defunto ha redatto un testamento valido nel quale ha indicato le sue volontà sulla distribuzione dei suoi beni dopo la morte – il testamento può nominare specifici eredi e stabilire modalità particolari per la distribuzione degli asset – tuttavia, le disposizioni testamentarie devono essere conformi alla legge italiana e non possono violare i diritti degli eredi legittimi,

  3. Successione per Rappresentazione: Questo tipo di successione si applica quando un erede designato nel testamento è deceduto prima del defunto, lasciando a sua volta dei figli sopravvissuti – in questo caso, i figli del defunto rappresentano il genitore deceduto nella successione ereditaria e ricevono la parte di eredità che sarebbe spettata al genitore,

  4. Successione per Accrescimento: La successione per accrescimento si verifica quando uno degli eredi indicati nel testamento rinuncia alla sua parte di eredità o è incapace di riceverla – in questo caso, la quota spettante all’erede rinunciante o incapace viene distribuita agli altri eredi indicati nel testamento in proporzione alle loro quote,

  5. Successione Legittima Ordinaria e Straordinaria: La successione legittima può essere classificata in ordinaria e straordinaria – la successione legittima ordinaria si applica quando il defunto non ha lasciato un testamento e non ha figli, mentre la successione legittima straordinaria si verifica quando il defunto ha lasciato un testamento ma non ha indicato specifici eredi,

  6. Successione Testamentaria Olografa e Notarile: La successione testamentaria può essere redatta in due forme principali: olografa e notarile – il testamento olografo è scritto di pugno dal testatore e non richiede la presenza di testimoni, mentre il testamento notarile è redatto davanti a un notaio e richiede la presenza di testimoni qualificati.

E’ possibile redigere un testamento a favore di una sola persona.

Questo tipo di testamento è noto come “testamento a favore di unico erede” – In questo caso, il testatore può designare una persona specifica come unico beneficiario dei suoi beni e asset dopo la sua morte.

Tuttavia, Ti sottolineo come ci siano alcune restrizioni e condizioni da considerare:

  1. Vincoli di legge: Il testamento deve essere conforme alle leggi italiane, che prevedono alcune disposizioni obbligatorie – ad esempio, se il testatore ha figli, la legge impone che una parte della sua eredità vada loro riservata – inoltre, possono esserci vincoli imposti dal coniuge, se presente.

  2. Legittima parte degli eredi: Anche se è possibile indicare un unico erede nel testamento, è importante tenere presente che gli eredi legittimi, come i figli e il coniuge, hanno diritto alla legittima parte dell’eredità, che è una quota protetta dalla legge e che non può essere esclusa completamente.

  3. Nullità del testamento: Se il testamento viola le disposizioni legali, può essere dichiarato nullo o parzialmente nullo – È quindi importante redigere il testamento in modo accurato e consultare un avvocato specializzato per garantire la sua validità legale.

  4. Altri aspetti da considerare: Oltre alle disposizioni patrimoniali, il testamento può contenere istruzioni su questioni come la nomina di un esecutore testamentario, la cura degli animali domestici e le disposizioni relative alle esequie.

Pertanto, sebbene sia possibile redigere un testamento a favore di un unico erede in Italia, è importante farlo nel rispetto delle leggi e delle disposizioni legali per evitare complicazioni e contestazioni future – consultare un avvocato specializzato in diritto successorio può essere utile per comprendere appieno le implicazioni del testamento e assicurarsi che sia redatto correttamente.

Chi sono i legittimari

TI legittimari sono coloro che, in base alla legge italiana, hanno diritto a una quota della successione ereditaria, anche se il defunto ha redatto un testamento – questa quota è nota come “legittima” e rappresenta una parte protetta dell’eredità che non può essere esclusa completamente.

In particolare, i legittimari includono i seguenti soggetti:

  1. Coniuge: Il coniuge del defunto ha diritto a una quota della legittima, che varia a seconda della presenza di figli – se ci sono figli, il coniuge ha diritto a una quota di legittima pari alla metà dell’asse ereditario; se non ci sono figli, la quota di legittima del coniuge è aumentata al 50% dell’asse ereditario.

  2. Figli: I figli del defunto hanno diritto alla legittima, che rappresenta una quota della successione ereditaria – se il defunto ha solo figli legittimi, ogni figlio ha diritto a una quota di legittima pari a un terzo dell’asse ereditario – se il defunto ha anche figli naturali o adottivi, la legittima viene divisa tra tutti i figli in parti uguali.

  3. Altri discendenti: Se il defunto non ha figli, la legittima può essere devoluta ai nipoti o ad altri discendenti legittimi, a seconda della situazione familiare specifica e delle disposizioni del Codice Civile italiano.

Ti evidenzio che la legittima rappresenta una quota protetta della successione ereditaria, e anche se il defunto ha redatto un testamento, i legittimari hanno diritto a questa quota (potresti essere anche tu) – tuttavia, il testatore può disporre liberamente della restante parte della sua eredità, chiamata “quota disponibile“, indicando specifici beneficiari e disposizioni nel testamento.

La figura dei legittimari è quindi fondamentale per garantire che, anche in presenza di un testamento, vengano rispettati i diritti (tuoi) e degli altri eventuali eredi previsti dalla legge italiana.

In quanto tempo si prescrive il diritto di accettare l’eredità

Tu così come gli altri eventuali eredi risulti avere 10 anni per accettare o rinunciare all’eredità – la tua accettazione può essere espressa tramite il Tribunale o Notaio oppure tacita.

L’accettazione tacita si configura attraverso tuoi comportamenti concludenti come “chiamato all’eredità” che, pur non accettando formalmente l’eredità, hai compiuto degli atti sul patrimonio del defunto che in qualche modo abbiano manifestato la volontà di accettare l’eredità (esempio: vendita quota sociale di società oppure vendita di un immobile oppure movimentazioni sul conto corrente del defunto).

Cosa si intende per eredità giacente

L’eredità giacente si verifica quando non esiste un erede o un beneficiario designato che possa accettare o reclamare l’eredità di una persona deceduta.

In altre parole, si tratta di una situazione in cui non vi è alcun soggetto identificato o disponibile per ricevere i beni e gli asset lasciati da un defunto.

Le cause dell’eredità giacente possono essere varie e includono situazioni in cui il defunto non ha parenti viventi o non ha redatto un testamento valido, o quando tu e gli altri eredi identificati rifiutano di accettare l’eredità.

In tali casi, l’eredità rimane in sospeso e viene amministrata dalle autorità competenti, solitamente il notaio o l’autorità giudiziaria locale. Queste autorità possono assumere il controllo dell’eredità, proteggere i beni del defunto e cercare di identificare eventuali eredi o beneficiari legali.

Ti faccio notare che l’eredità giacente può causare complicazioni e ritardi nella gestione della successione ereditaria, poiché può essere necessario svolgere indagini approfondite per individuare gli eredi o per stabilire la procedura corretta per la distribuzione dei beni del defunto.

Per evitarti che l’eredità diventi giacente, ti consiglio quindi di redigere un testamento valido e nominare specifici eredi o beneficiari per i tuoi beni e asset – inoltre, è importante che te e tutti gli altri eredi conoscano i propri diritti e obblighi in caso di decesso di un parente, al fine di evitare che l’eredità diventi giacente e di garantire una gestione efficiente della successione ereditaria.

Cosa si intende per eredità vacante

Ove l’accettazione sia in forma tacita che in forma espressa non dovesse avvenire da parte tua e/o dei soggetti legittimati entro 10 anni dalla morte del de cuius (per il periodo di 10 anni parliamo di eredità giacente) il tuo diritto all’accettazione dell’eredità sarebbe prescritto e quindi tutti gli eventuali beni del defunto (eredità vacante) andrebbero a finire nelle casse dello stato in mancanza di altri eredi successibili.
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